Il campanile è ciò che rimane dell'antica chiesa parrocchiale di San Floriano. Non sappiamo con precisione quando venne costruita, tuttavia, stando ai documenti rinvenuti, si può concludere che la pieve, voluta da Bonifacio, padre di Matilde di Canossa, sia stata eretta prima della sua morte (1052) nel luogo dove esisteva una piccola cappella. L'edificio venne costruito molto probabilmente a causa della crescita economica e demografica del borgo associato al monastero e alla conseguente necessità di ambienti più ampi per la cura pastorale, che era opportuno separare dalla preghiera monastica. La pieve viene citata già nella bolla di papa Pasquale II (1105) tra le dipendenze del monastero come chiesa battesimale. Fino alla soppressione del monastero avvenuta nel 1797, San Floriano era infatti la chiesa per il popolo, mentre la basilica, collocata all'interno della cittadella monastica, era ad uso dei monaci. In data 25 marzo 1322 vengono consacrati tre altari, dedicati a: San Floriano (altare maggiore), S. Maria (sul alto destro) e S. Maria Egiziaca (sul lato sinistro); probabilmente in quel periodo la chiesa venne restaurata. Nel 1676 viene realizzata dall'agrimensore Simon Ferrari una pianta della chiesa che si presenta a navata unica, mentre la facciata presentava un protiro, pinnacoli e rosone. Tra il '500 e il '600 erano state probabilmente aggiunte tutte le cappelle, alcune delle quali veri e propri oratori per la grandezza. Le tre principali erano quelle della Compagnia del gonfalone, della Compagnia del Suffragio con 4 statue realizzate da Giambattista Barberini e della Compagnia del Santissimo, eretta nel 1578 e dipinta da Domenico Lippi. Nel 1799, dopo la soppressione napoleonica, il notaio Luigi Ricci esegue il rogito dove si dichiara di confiscare anche la vecchia chiesa parrocchiale, ridotta a magazzino di paglia.
Campanile di San Floriano - Turismo San Benedetto Po
Complesso Monastico | Campanile di San Floriano - Turismo San Benedetto Po
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