Carciofo - Turismo San Benedetto Po

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CARCIOFO

Da dove deriva il nome: il suo nome scientifico è cynara scolymus che deriva dal latino cinis (cenere), questo perché è proprio con la cenere che si concima il terreno per la coltivazione del carciofo.

Invece, il termine volgare deriva dall’arabo kharsuf o kharshaf, da cui provengono le varie denominazioni moderne.

Secondo un’antica leggenda, il nome Cynara deriva da quello di una ninfa che rifiutò Zeus, il quale per punirla la trasformò in un carciofo perché rispecchiava il suo carattere.

Da dove arriva: il carciofo viene coltivato il Italia, Spagna ed Egitto, infatti ha origini mediorientali. L’Italia detiene il primato mondiale nella produzione del carciofo (pari a circa il 30%), la cui cultura è diffusa principalmente in Sicilia, Sardegna e Puglia.

Proprietà curative: i carciofi hanno proprietà:

- diuretiche e lassative

- depurative e purificative per il fegato, il sangue e per la pelle grassa o soggetta ad acne

- antiossidanti

E vengono utilizzati anche in caso di perdita di appetito e per migliorare i processi digestivi. Inoltre, sono consigliati per tenere sotto controllo colesterolo, diabete, ipertensione, sovrappeso e cellulite.

Usi in cucina: i carciofi, sia cotti che crudi, si prestano a molte preparazioni diverse: nelle insalate, trifolati in padella, in umido, al forno, gratinati, ripieni, nelle torte salate, nelle creme, nelle salse e nei sughi. Anche sotto’olio sono buonissimi. I carciofi vengono impreziositi da erbe aromatiche come limone ed erba cipollina.

Per quanto riguarda i vini, invece, ottimi sono il Tramier o un Verdicchio.

Ricette:

Decotto al carciofo

Ingredienti: 6-8 foglie di carciofo, 250 ml si acqua, dolcificante naturale a piacere.

Lavate e pulite i carciofi tagliando la parte superiore con le spine, eliminate il gambo e le foglie più esterne.

Fate bollire l’acqua e immergete le foglie, lasciandole cuocere per 15-20 minuti. Filtrate bene, fate intiepidire e bevetene non più di tre tazze al giorno.

La bevanda può essere conservata in frigorifero in una bottiglia di vetro per un paio di giorni.

Tisane al carciofo

Ingredienti: foglie di carciofo, acqua (per chi apprezza il sapore amaro) oppure 30 g di carciofo, 15 g di radice di cicoria, 1 pezzetto di radice di liquirizia, poche foglie di menta piperita e melissa (per addolcire il gusto amaro).

Per preparare la tisana fate bollire l’acqua, spegnete il fuoco e lasciate in infusione gli ingredienti per circa un quarto d’ora. Poi, dopo averla filtrata, è possibile berla. Se risulta troppo amara potete aggiungere un cucchiaio di miele. Consumatene un paio di tazze al giorno, lontano dai pasti, per un mese circa.

Curiosità:

- il carciofo è stato fonte di ispirazione per i poeti, come Pablo Neruda che scrisse Oda a la Alcachofa

- A Castroville (California) viene organizzato l’Artichoke Food & Wine Festival durante il quale si elegge la regina del carciofo. Nella prima edizione fu eletta Queen of Artichoke Marylin Monroe. Anche in Italia a Ladispoli (Roma) si celebra lo stesso festival

- i carciofi contengono pochissime calorie rendendoli perfetti per una dieta bilanciata senza rinunciare al gusto saporito e caratteristico

- immergere il carciofo in acqua e limone o in acqua e aceto evita il suo inscurimento dovuto all’ossidazione, che avviene principalmente quando si cuoce senza coperchio

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