Peperoncino - Turismo San Benedetto Po

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PEPERONCINO- CAPSICUM

Da dove deriva il nome: il termine deriva dal latino capsa (scatola) in riferimento alla sua funzione di raccoglimento dei semi presenti all’interno del frutto. Altri, invece, lo fanno derivare dal greco kapto (mordere) in riferimento al piccante che “morde” la lingua.

Da dove arriva: è originario del Perù e del Messico e dobbiamo la sua diffusione in Europa a Cristoforo Colombo. Sta bene in vaso, ma il terreno non deve essere troppo bagnato né troppo asciutto o perderà le foglie.

Proprietà curative: nel peperoncino troviamo la capsaicina che ha proprietà:

- rubefacenti

- digestive

- antiossidanti

- vasodilatatrici

- antibatteriche

Infatti viene usato in caso di:

- dispepsia

- disfagia

- diarrea

- colesterolo alto

- dolore al seno

- dolore alle articolazioni

- mal di denti

- artrite reumatoide

- psoriasi

Usi in cucina: all’inizio il peperoncino veniva usato solo come pianta ornamentale, solo successivamente è diventato un alimento. Inizialmente veniva usato dai contadini per insaporire i loro piatti poveri, infatti era definito spezia dei poveri. Solo nel 1931 con Filippo Tommaso Marinetti il peperoncino comparve sulle tavole delle società ad alti livelli.

Il peperoncino può essere utilizzato:

-  crudo per preparare conserve, marmellate e la crema al peperoncino

- secco per preparare salami o l’olio piccante oppure in accompagnamento con peperoni lessi, melanzane e zucchine al vapore

Oltre a ciò però viene utilizzato anche per aromatizzare carne, bruschette, alcune tipologie di pesce, alcuni primi piatti, zuppe, insalate, legumi e alcuni dolci.

Alcuni dei primi piatti più famosi con il peperoncino sono: gli spaghetti aglio, olio e peperoncino, la pasta all’arrabbiata e la pasta alla puttanesca.

Ricetta:

Olio al peperoncino

Ingredienti: peperoncini essiccati e 500 ml di olio extra vergine di oliva.

Per prepararlo iniziate tagliando a listarelle una decina di peperoncini essiccati, a cui dovrete eliminare il picciolo. Metteteli nel fondo di un barattolo e aggiungete 500 ml di olio extra vergine di oliva. Prima di consumarlo lascialo riposare.

Curiosità:

- la presenza di carotenoidi conferisce al peperoncino la caratteristica colorazione variabile dal giallo-verde al rosso scuro-nero

- la sua piccantezza viene misurata tramite la scala di Scoville che classifica le varie specie di peperoncino in base al loro grado di piccantezza

- nell’antico Perù le bacche senza picciolo e liberate dai semi venivano usate nei mercati come moneta

- in Sud America spesso i peperoncini cambiano nome a seconda che siamo freschi o essiccati, ad esempio il peperoncino Jalapeno si chiama così da fresco, mentre da essiccato si chiama Chiplote

- in antichità la capsantina era impiegata per colorare stoffe e tappeti

- sembra che i contadini di una volta usassero mettere il peperoncino nel mangime delle galline per ottenere delle uova dal tuorlo più giallo

- gli Inca lo utilizzavano come arma di difesa, infatti quando il vento era favorevole bruciavano i peperoncini sui Campi di Battaglia così da accecare temporaneamente i nemici e dando loro la possibilità di scappare o di organizzare la Difesa

- nella cultura popolare è simbolo di fortuna e fertilità. Si pensa che possa tenere lontano il Malocchio e che grazie alle sue proprietà afrodisiache possa rafforzare il legame di una coppia

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