DOCUMENTO DI MISSIONE DEL MUSEO CIVICO POLIRONIANO
- Il Museo Civico Polironiano si propone di diffondere e ampliare la conoscenza e la frequentazione dell'antico complesso monastico benedettino di Polirone (1007 – 1797) che in epoca medioevale fu il principale punto di irradiazione della bonifica del territorio padano compreso tra la città di Mantova e l'Emilia e all'interno delle cui mura ebbe sede un rinomato centro scrittorio con annessa biblioteca, già ricca di preziosi codici miniati.
- Il Museo conserva ed espone una collezione di reperti archeologici (frammenti di architetture, materiali lapidei, ceramiche e sculture) originari del posto, a testimonianza della presenza del patrimonio artistico e delle trasformazioni architettoniche dell'ex monastero.
- Il Museo si propone altresì di valorizzare un vasto patrimonio di reperti di cultura popolare ("materiale" e "immateriale") raccolti, a partire dai primi anni Settanta, nella campagne tra Mantova e Reggio Emilia, corpus preminente delle sue collezioni: desueti strumenti di lavoro agricolo e dell'artigianato rurale, imbarcazioni fluviali, carri agricoli e frammenti di decorazioni apotropaiche, immagini sacre e ceramiche devozionali, figure e documenti del teatro popolare (marionette, burattini, copioni, scenari ecc..). A questi materiali si è venuto ad aggiungere, tramite donazioni e depositi, un consistente repertorio di opere grafiche e pittoriche realizzate da numerosi artisti del XX secolo che furono attivi in area padana.
- Il Museo Civico Polironiano è un centro di raccolta, di conservazione, di studio del proprio patrimonio e dei suoi più ampi contesti. Esso si caratterizza come luogo di partecipazione sociale, di elaborazione culturale, di ricerca scientifica. A tale scopo promuove e intrattiene rapporti di collaborazione e partnership con altri Enti e Istituti culturali, pubblici e privati, che operano con analoghe finalità in ambito provinciale, regionale, nazionale e internazionale. L'esposizione rappresenta il momento culminante, ma non esclusivo, della comunicazione e della divulgazione delle conoscenze, presenti e future, che la ricerca storico-antropologica ha acquisito e verrà a incrementare.
- Come istituto culturale diretto a promuovere lo studio e la valorizzazione del proprio territorio di riferimento (la Bassa pianura mantovana ed emiliana), il Museo intende soddisfare diversi tipi di destinatari, tenendo conto delle loro rispettive competenze ed esigenze: pubblico locale, nazionale, internazionale; visitatori adulti, ma soprattutto di età scolare.
- Il Museo vuole essere per il visitatore un luogo privilegiato di incontro con la realtà sociale di oggi e di ieri, rappresentata sia mediante l'esposizione di una serie di oggetti che l'hanno caratterizzata e tuttora la distinguono, sia attraverso la riscoperta di immagini, rumori, suoni, gesti, testimonianze orali, documenti scritti che illustrino pratiche, saperi, rapporti sociali, valori, visioni dei protagonisti del mondo popolare. Finalità formativa prioritaria del Museo è la promozione del dialogo tra le generazioni, favorendo il contatto diretto tra i portatori della tradizione e i visitatori (specialmente i più giovani).
- Il Museo punta al costante rinnovamento degli allestimenti, allo sviluppo dei propri progetti di ricerca, al miglioramento dei servizi d'informazione e delle attività di formazione. Per raggiungere questi obiettivi promuoverà la costituzione di un team di ricerca sul campo e di consulenza demo – etno – antropologica, garantirà l'incremento della biblioteca – mediateca specializzata e manterrà al suo interno la presenza di idonei laboratori didattici.
- Il Museo promuove la catalogazione e lo studio delle sue collezioni e ne curerà l'ampliamento tramite una oculata politica di acquisizioni, rivolta in special modo alla produzione di documenti di cultura immateriale, assicurerà la conservazione ed il restauro dei propri beni deperibili, candidandosi a svolgere, tramite apposite convenzioni con l'esterno, anche compiti di censimento, monitoraggio, studio e valorizzazione di beni culturali, del paesaggio ed ecomuseali presenti nell'area padana.
- Ogni singolo oggetto o documento esposto al Museo dovrebbe rappresentare un primo stimolo per la curiosità del visitatore, specie del più giovane e meno preparato, attivando il desiderio di una ricerca di informazioni e di relazioni significative per meglio contestualizzare il reperto dal punto di vista storico, geografico, sociale e culturale. Conoscenze più dettagliate potranno essere fornite al visitatore e allo studioso attraverso le pubblicazioni e i prodotti multimediali che saranno appositamente prodotti dal Museo: libri, opuscoli, video, cd, dvd, ecc.
- Il Museo come luogo di ricerca e di valorizzazione del proprio patrimonio documentale deve prevedere anche spazi adeguati per mostre temporanee, che richiamino l'attenzione dei visitatori su collezioni e reperti esclusi dall'esposizione permanente o di lunga durata, o che ospitino, per confronto, materiali provenienti da altri musei o istituti di studio. In particolare la realizzazione di ricerche su temi specifici porterà a sensibilizzare il pubblico ad un approccio comparativo, caratteristico delle discipline etnoantropologiche, dal quale dovrà emergere la profonda analogia tra motivi e caratteri culturali spesso ritenuti (erroneamente) esclusivi di un'unica zona.