Lavanda - Turismo San Benedetto Po

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LAVANDA

Da dove deriva il Nome: il nome deriva dal verbo latino lavare e in particolare dal gerundio lavanda, cioè che deve essere lavato. Questo in riferimento al fatto che nell’antichità e soprattutto nel Medioevo si usava mettere i fiori nell’acqua del bagno per profumare e detergere.

Nel Medioevo era utilizzata, insieme ad altre erbe, in occasione della festa di San Giovanni (24 giugno). Durante questa festa la popolazione ne raccoglieva un po’, perché la riteneva utile per scacciare le streghe, e poi li utilizzava come amuleti per proteggersi dai demoni.

Da dove arriva: la lavanda è una pianta erbacea originaria del bacino del Mediterraneo. Predilige luoghi aridi, soleggiati e sassosi. I suoi profumatissimi fiori compaiono in estate, infatti resiste bene alle temperature estive.

Proprietà curative: la lavanda ha proprietà sedative, ansiolitiche, antidepressive e apporta benefici al sistema nervoso. È molto utilizzata per contrastare:

- irrequietezza e insonnia

- disturbi digestivi

- disturbi circolatori

- ansia e depressione

- asma

- mal di testa e stanchezza di origine psicologica

- infiammazioni, scottature e dermatiti

- si dorme premestruale

- raffreddore e tosse

- alleviare il prurito dato da orticaria e punture di insetti

Usi in cucina: la lavanda è molto utilizzata per gli infusi: basta raccogliere i fiori secchi in un sacchetto di tulle e lasciarlo in infusione per qualche minuto in acqua bollente. Ma la lavanda è molto usata per aromatizzare il pane fresco, insaporire le carni bianche, il pesce, la frutta, i dolci e anche il miele.

Piatti classici preparati con questa pianta sono il risotto alla lavanda, lo stinco in fiori di lavanda e i muffin ai fiori di lavanda.

Ricetta:

Olio essenziale di lavanda

Ingredienti: fiori essiccati di lavanda, olio di oliva o di mandorle.

Prendete una porzione di fiori essiccati ogni 4 parti di olio d’oliva o di mandorle e fateli scaldare a bagnomaria per 5-6 ore circa, poi filtrate. Conservate il composto in un contenitore di vetro chiuso con un tappo di sughero e consumate entro 6 mesi.

Si può utilizzare in caso di:

- emicrania da stress e stanchezza e se unito all’acqua della vasca, permetterà di fare un bagno rilassante, piacevole e rinvigorente.

- raffreddore o influenza: fate sciogliere 3-4 gocce in acqua bollente e respirate i vapori.

- forfora o la caduta dei capelli: mettete 2 gocce di olio direttamente sul cuoio capelluto e massaggiate delicatamente. Per ottenere gli stessi benefici potete anche unirne una goccia alla vostra dose abituale di shampoo.

Tisana alla lavanda

Ingredienti: 1 cucchiaino di fiori secchi di lavanda, 1 tazza di acqua.

Portate a bollore l’acqua in un pentolino, spegnete il fuoco e aggiungete i fiori di lavanda essiccati. Lasciate in infusione per 10 minuti con il coperchio, poi filtrate con il colino e bevete la tisana ancora calda. Anche se risulta amara, è preferibile consumarla al naturale o al massimo dolcificarla con miele o stevia.

Questa bevanda migliora l’umore e può essere un valido aiuto nei casi di esaurimento nervoso. Se assunta poco prima di dormire aiuta a conciliare il sonno sia negli adulti che nei bambini.

Curiosità:

- nell’antichità veniva utilizzata come antidoto per i morsi di serpente, ma si credeva anche che, proprio i serpenti, costruissero i loro nidi all’interno dei suoi cespugli. Per questo la lavanda aveva assunto significato di diffidenza

- quando vengono regalati i fiori di lavanda assumono tutto un altro significato: purezza, devozione, virtù e serenità

- in Francia c’è l’usanza di mettere sui davanzali dei rametti di lavanda per tenere lontani gli scorpioni

- l’olio di lavanda è utilizzato dai ceramisti per diluire il colore ed è essenziale per dipingere le porcellane

- nell’antico Egitto era usata nel processo di mummificazione

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