Malva - Turismo San Benedetto Po

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MALVA

Da dove deriva il nome: il termine deriva dal greco malachè (molle, lumaca), in riferimento alle sue proprietà lenitive ed emollienti dovute all’alto contenuto di mucillagini.

Da dove arriva: la malva è originaria delle aree temperate dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa, infatti questa pianta sopporta bene sia il caldo che il freddo. Cresce spontanea nei prati e in Italia si trova nei luoghi erbosi ed incolti, lungo i fossati, le strade, nelle aiuole, in giardino e negli orti.

La raccolta è consigliata a partire dalla metà di maggio e si raccolgono le foglie più giovani e sane e i fiori.

Proprietà curative: la malva ha proprietà:

- diuretiche

- lassative

- antinfiammatorie

- analgesiche

- antiossidanti, emollienti, protettive e idratanti per la pelle

Inoltre, svolge un’azione espettorante e rinfrescante, infatti è utilizzata contro:

- stitichezza

- gastrite, reflusso gastrico e iperacidità

- infezioni all’intestino, ai reni e alla vescica

- colite

- laringite, faringite, trachite

- tosse secca e stizzosa

- irritazioni di bocca e gola

Usi in cucina: la malva si può mangiare cotta, bollita e cruda. Le foglie crude vengono usate per preparare insalate o vengono tritate e aggiunte a zuppe. Inoltre con le foglie si possono preparare decotti e infusi per beneficiare di tutte le proprietà di questa pianta.

La malva cotta, invece, si usa per preparare frittate, minestre o come condimento per risotti o pasta. Infine i fiori vengono spesso utilizzati come decorazione.

Ricetta:

Decotto di malva

Ingredienti: 4 cucchiai di foglie e fiori freschi di malva (oppure 2 cucchiai, se essiccati), 1 l di acqua.

Mettete in un litro di acqua fredda la malva, portate lentamente a ebollizione e fate cuocere per circa 20 minuti. Lasciate raffreddare e poi filtrate accuratamente.

Il prodotto ottenuto può essere bevuto, ma anche usato per fare degli impacchi o dei risciacqui in bocca.

Infuso di malva

Ingredienti: 2 cucchiai di foglie e fiori freschi di malva (oppure 1 cucchiaio, se essiccati), 1 l di acqua.

Fate bollire l’acqua e lasciatela riposare per circa 5 minuti. Aggiungete la malva e aspettate altri 5 minuti prima di consumarle. L’ideale è non filtrare l’infuso e berlo tiepido.

Utile in caso di affezioni dell’apparato respiratorio, stitichezza e per curare le irritazioni intestinali. Per risolvere questi disturbi insieme alla malva si possono utilizzare erbe come l’altea o il tasso barbasso.

Curiosità:

- il fiore della malva si muove seguendo gli spostamenti del sole

- i pitagorici, cioè gli appartenenti alla scuola di Pitagora, la consideravano una pianta sacra

- Carlo Magno la volle come pianta ornamentale dei suoi giardini e la inserì come pianta obbligatoria nel suo Capitolare de villis

- dalle foglie della malva si estrae industrialmente la clorofilla che è utilizzata per fingere di verde confetture e liquori

- la malva è simbolo di amore e comprensione materna

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