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GUADO

Da dove deriva il nome: il suo nome scientifico è isatis tinctoria, ma è meglio conosciuto come guado o gualdo.

Il termine isatis sembra derivare dal latino (erba pastella o glasto), oppure dal greco (uguaglio) in riferimento alle sue proprietà cosmetiche e dermatologiche.

Invece il termine comune guado sembra derivare dal celtico o germanico weid (erba selvatica), mentre il termine specifico tinctoria è riferito alle sue proprietà tintorie, poiché il guado fa parte delle cosiddette piante da blu, da cui si ricava un colorante di questo colore.

Da dove arriva: l’isatis tinctoria è di origine asiatica e fu quasi certamente introdotta in Europa fin dal neolitico. Cresce spontanea lungo le strade, le ferrovie, su terreni incolti e rocciosi. Si adatta anche a climi freddi

In Italia la si può trovare sulle Alpi Occidentali e sulle Alpi Marittime, in Toscana, in Umbria, nelle Marche, in Abruzzo, nel Lazio, in Sicilia, in Sardegna e in Veneto (solo nella provincia di Treviso).

Proprietà curative: il guado ha proprietà:

- anabolizzanti

- antiscorbutiche

- astringenti

- antivirali

- antinfiammatorie

Viene usato in caso di:

- infezioni virali

- ulcere

- febbre

Curiosità:

- curiosa è la dimostrazione del processo di colorazione, poiché il tessuto immerso nel liquido esce giallo e solo, dopo pochi minuti, al contatto con l’aria diventa bluastro

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