VALERIANA
Da dove deriva il nome: il termine deriva dal latino valere (star bene, avere la forza) in riferimento alle sue proprietà benefiche.
Volgarmente viene chiamata erba dei gatti, poiché il suo profumo attira i gatti che spesso si strofinano e rotolano su di essa, infatti probabilmente è per questo motivo che si trova raramente nei giardini.
Da dove arriva: questa pianta è originaria dell’Europa e dell’Asia, ma ora è coltivata in tutto il mondo. Cresce nei luoghi ombrosi, freschi e umidi, vicino ai boschi, ai fossi d’irrigazione o vicino a zone paludose. L’importante per questa pianta è l’irrigazione poiché teme la siccità.
Proprietà curative: la valeriana ha proprietà sedative, rilassanti e ansiolitiche, infatti viene utilizzata in caso di:
- mal di testa
- difficoltà di concentrazione
- ansia
- agitazione
- coliche
- crampi e sindrome dell’intestino irritabile
- insonnia
Usi in cucina: la varietà che si usa in cucina si chiama valerianella e ha ben poco a che vedere con quella usata in ambito erboristico. In cucina viene usata per preparare insalate, vellutate, frittate, il pesto, panini, frullati e smoothie, ma può essere gustata anche cotta in padella solo con un po’ di sale e olio per via del suo sapore dolce e delicato.
Ricetta:
Infuso di valeriana
Ingredienti: 1 cucchiaio rado di radice di valeriana, 1 tazza di acqua.
Versate la valeriana nell’acqua bollente, spegnete il fuoco, coprite e lasciate in infusione per 10 minuti. Filtrate l’infuso e bevetelo prima di andare a dormire, per usufruire dell’azione antispasmodica e sedativa di questa pianta.
Si consiglia di non esagerare con le dosi, per evitare spiacevoli effetti collaterali come emicrania, pressione alta ed eccitabilità.
Tisana tranquillante alla valeriana
Ingredienti: 40 g di radice di valeriana, 20 g di foglie di melissa, 40 g di passiflora, acqua.
Mischiate gli ingredienti e mettete in infusione 50 g di preparato in 1 l di acqua bollente. Lasciate riposare per circa 10 minuti e filtrate.
Consumate la tisana al pomeriggio e prima di coricarvi, per calmare l’ansia e predisporvi a un sonno tranquillo.
Curiosità:
- durante la Prima Guerra Mondiale trovò impiego per contrastare l’esaurimento nervoso causati dai bombardamenti
- è conosciuta fin dai tempi più antichi e nel Medioevo era considerata una panacea
- fin dai tempi dell’antica Grecia se ne conoscevano le proprietà